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28 giugno 2012

Sellaronda bike day 2012 - Il sabato



Sono stati due giorni di vero divertimento, ottima compagnia e posti meravigliosi.Già da sabato mattina al momento della partenza c'era un po' di impazienza e tanta voglia di essere già arrivati, anche se il tempo ha fatto un po' i capricci per la mattinata di sabato poi l'allarme è rientrato, tanto che nel pomeriggio ne abbiamo approfittato per un giretto nei paraggi di Moena giusto per solcare qualche bella discesa tra boschi, terra rossa e ghiaia.I colori, gli odori e l'atmosfera erano veramente molto particolari... anche se la salita non è stata molto tenera come giro di riscaldamento in vista delle fatiche del giorno dopo, nessuno si è tirato indietro, tutti di buona lena hanno dato prova e convinzione che la salita va domata e gestita con determinazione e buon senso. Arrivati al passo Costalunga ci siamo nuovamente raggruppati per qualche foto di rito (Baro ha voluto anche qui lasciare il segno...), per poi finalmente assaporare i brividi e l'ebbrezza di una lunga discesa che ci ha condotto nuovamente a Moena. Marco, da buon attore, ha inscenato una caduta approfittando di uno stop non voluto, per problemi alla catena, mentre era da solo e staccato in testa al gruppo. Non so cosa gli sia preso... fatto sta che lo troviamo a terra sofferente con le mani giunte al volto per coprire le smorfie di dolore, la bici era a terra sottosopra, sembrava proprio una brutta caduta... preoccupazione e spavento è stata tanta, ma subito dopo il "simpatico mattacchione" si rialza sorridendo facendosi gioco delle nostre preoccupazioni... qualche insulto bonario, complimentandoci con l'autore per lo scherzo ben riuscito, si riprende a scendere, avevamo i minuti contati: al ritorno in albergo piscina, idromassaggio, sauna, bagno turco e area relax ci stavano attendendo... che fatica ragazzi... ci voleva proprio...Anche la ragazza addetta alla struttura relax dell'albergo, molto simpatica e comprensiva,  ha subito capito lo spirito gioviale e sereno della combriccola e ben presto non chiudendo un occhio, ma tutti e due, ha lasciato che la nostra ilarità contagiosa potesse proseguire, Baro da vero mattatore si è scatenato in performance da vero cabarettista...Ma la giornata non è ancora finita… terminato di far danni in sauna una buona doccia ristoratrice ha riportato la calma, un aperitivo di ben venuto ed una buona cena consumata nell'albergo hanno fatto il resto, ma... il bello deve ancora venire.La serata è fresca, la temperatura alla faccia di quelli che sono rimasti a Cremona, è molto piacevole. Il paese di Moena ormai è avvolto dall'oscurità ma le sagome delle montagne circostanti rendono a questa serata limpida e serena un tocco quasi magico, particolare. Passeggiando per le vie si respira un clima disteso, il flusso dei vacanzieri non è ancora iniziato e la cittadina si gode questo momento silenzioso rotto a tratti dal rumore del torrente e da una musica non ben definita che proviene da una tensostruttura posta a fine del paese. Non potevamo non andare, il richiamo era troppo forte, e qui scopriamo tutto un mondo nuovo...Si trattava della festa del patrono del paese (se non ho capito male), tutta la comunità è radunata li sotto per bere, mangiare divertirsi e scatenarsi in danze accompagnata da una band locale che cantano e suonano un imprecisato genere in lingua ladina o tedesca che a noi comuni italiani non è dato sapere di cosa si trattasse. C'è da dire che il genere era molto apprezzato, la pista da ballo era piena di gente di tutte le età che si scatenava al ritmo incalzante della band. Alcuni di noi (non faccio i nomi per preservare la loro reputazione...) dopo un numero imprecisato di birre si sono lasciati trascinare dal ritmo come se avessero sentito il canto delle sirene ed hanno iniziato a ballare sotto gli occhi increduli e stupiti di noi altri rimasti rigidi ed impassibili. A dire il vero un non precisato ciclista ha pure trovato la dama per il ballo, il suo fare non era di certo aggraziato e sinuoso, diciamo che si muoveva come se fosse stato un orso punto da una tarantola, ma ciò non conta, la cosa importante è che si sia divertito e fatto sorridere chi lo guardava. Esaurita anche questa esperienza il presidente ha ripreso in mano la situazione e con fare deciso ed imperioso ha raccolto tutti gli "alteti" ricordando loro che un sano riposo è la chiave per poter affrontare le difficoltà del giorno dopo. Ripercorriamo le strade silenziose e facciamo ritorno in albergo. La giornata è terminata, un sano riposo ora è doveroso, insieme al lenzuolo è bene coprirsi con un panno autunnale e finalmente, senza rotolarsi come su una graticola arroventata, lasciamo che Morfeo ci accolga tra le sue braccia...


P.S.
Faccio un appello a chi ha le foto più rappresentative e significati della giornata affinché le pubblichi...

1 commento:

  1. Bravi ragazzi vedo che ogni trasferta finisce sempre allo stesso modo e che dalla Sicilia alla Puglia fino a Moena passando dalla Toscana tutti conoscono i nostri vizietti .
    A questo punto direi di portare le nostre feste alcoliche anche alla prossima 6 ore di Massa e organizzare un bel gruppo di santi bevitori cremonesi.
    Scherzi a parte, complimenti a tutti per la trasferta che avete organizzato.

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