Meteo Cremona

30 marzo 2012

Due chiacchiere con i protagonisti...


Le gare sono iniziate da poco, la stagione è solo all'inizio...
Qualcuno ha già raccolto seriamente buoni risultati ed altri hanno iniziato a piccoli passi a rendere speciale questa stagione.
Senza nulla togliere niente a nessuno, in questo primo appuntamento, ho raccolto le sensazioni e gli umori di Giusi che ben si è distinta nel circuito River Marathon.
Nelle prossime occasioni sentiremo anche le voci di altri protagonisti, ma per la prima volta è doveroso sentire direttamente dalle sue parole come è riuscita ad aggiudicarsi la seconda piazza in questo circuito.
Questa è la sorprendente esperienza di Giusi...



Club Ciclistico Cremonese: Ciao Giusi e ben trovata, come inizio di stagione non c'è male, complimenti sinceri... ci puoi raccontare brevemente come è nato questo desiderio di partecipare al River Marathon?

Giusi: Mi sono lasciata travolgere dall’entusiasmo di Ezze. Non avevo mai partecipato ad un circuito e il fatto di essere in compagnia mi ha sicuramente spinto a partecipare. Inoltre si trattava di affrontare gare non eccessivamente lunghe (mediamente 50 km). L’ho vista come un’occasione per iniziare la stagione con impegno e con appuntamenti fissi. E avere degli obiettivi aiuta sempre! Poi si è aggiunto anche Zana e in un paio di gare Miky e Bassi Grattugiamolo… e quando si va via in compagnia l’entusiasmo aumenta!

C.C.C.: A guardare i risultati ottenuti hai avuto un rendimento e un miglioramento di forma esponenziale... hai avuto anche tu queste sensazioni sul campo?

Giusi: Sì, andava sempre meglio di domenica in domenica. E questo perché piano piano cercavo di prendere le misure su questa tipologia di gare. Anche in bici questo si sentiva…


C.C.C.: I tracciati del River Marathon si prestano alle tua caratteristiche? Quali sono state le gare in cui hai sofferto di più?


Giusi: Non sono fatta proprio per queste gare… Soffrivo molto la partenza: 30-40 minuti ferma in griglia e poi… via a razzo a 40 all’ora… I primi 25 km erano sempre i più duri. Poi, preso il ritmo, portavo a termine la gara con un po’ più di serenità. Io non sono molto veloce e ho incontrato invece altre ragazze super veloci e potenti… soprattutto le over 40 mi hanno impressionato!

C.C.C.: Il cambio bici di questa stagione, passando ad una 29', pensi che ti abbia dato quel piccolo "qualcosina" in più? Che rapporto hai con la tua bici?

Giusi: Credo proprio di sì… sono passata dalla mia vecchia Bianchi 26’, la mia prima bici, bella pesante (come qualcuno dice … “un cancello”) alla Specialized Stumpjumper 29’… uno spasso. Molto leggera e comoda. Durante la prima gara ho fatto un po’ fatica a prendere dimestichezza con il cambio. Poi è andata meglio. Ho sempre cercato di avere una pedalata agile per evitare di inchiodarmi. Le prime tre gare (Pomponesco, Asola, Carpi) sono state molto veloci e con pochi tratti tecnici da guidare. Lì sicuramente la 29’ mi ha permesso di fare un po’ più di velocità. Nell’ultima gara (Guastalla, indubbiamente la più bella e divertente) ho potuto provare la 29’ anche su un tracciato più tecnico.. e devo dire che si lascia guidare molto bene! Quindi sono soddisfatta del cambio bici.

C.C.C.: Per ottenere dei buoni risultati la bici nuova però non basta... come ti sei preparata per il circuito?

Giusi: Credo che l’aiuto più grande nella preparazione sia venuto dallo spinning (e quindi grazie a Massimo!). Abbiamo fatto degli allenamenti molto intensi cercando di approfittare anche dei periodi in cui il freddo eccessivo non permetteva di allenarsi fuori (fine gennaio – inizio febbraio).

C.C.C.: Parlaci un po' del tuo trascorso, se non sbaglio hai scoperto la bici tardi, come è avventuro il primo "incontro" e in quali circostanze?

Giusi: Sì, non pedalo da molto tempo… Ho sempre dato la precedenza al mio sport “storico”: la pallavolo. 
In seguito al secondo intervento al ginocchio, ho iniziato ad usare un po’ l’mtb di mio fratello. Poi, un po’ per gioco, ho partecipato alla 24h di Cremona del 2004 con una squadretta raffazzonata. Il mio impegno in mtb però non è stato mai costante. Nel 2006, insieme alle Fagiane, abbiamo deciso di partecipare alla 24h di Cremona, così, per gioco. In quell’occasione ho deciso di prendere anche una mtb tutta mia (la Bianchi… detta “Pisella”) e ho iniziato ad andare in bici più spesso. Con le Fagiane abbiamo partecipato ad un po’ di 24h (Cremona, Idro, Valrendena..un anno anche Siena).
Due anni fa ho deciso di smettere con il volley a causa di alcuni acciacchi alle ginocchia (sono stata operata per due volte al crociato anteriore del ginocchio sinistro). Così ho investito un po’ di più sulla mtb che, di fatto, è diventato il mio sport attuale. Credo che questo investimento esclusivo (intervallato solo da un po’ di corsa) mi stia aiutando ad allenare proprio ciò che serve in bici: cuore e gambe.

C.C.C.: Ormai ti sei fatta conoscere e molte persone ti hanno visto salire a podio... che sensazione si prova ora ad essere "osservata" e tenuta d'occhio anche dalle avversarie?

Giusi: Mah… diciamo che non ho ancora avuto la sensazione di essere tenuta d’occhio… Sto imparando a conoscere e riconoscere visi e nomi e questo è già un passaggio importante. Comunque tra le donne mi sembra ci sia una sana competizione senza eccessi: determinazione in sella ma grande cordialità nel dopo gara. Un bell’ambiente.

C.C.C.: Lavoro e sport sono due cose che non hanno molto in comune nella vita di un amatore, quanto tempo riesci a dedicare agli allenamenti?

Giusi: Questo purtroppo è il tasto dolente.. il lavoro non mi concede molto spazio. Fortunatamente il passaggio all’ora legale ci permette di guadagnare un po’ di luce nel tardo pomeriggio. L’obiettivo è di allenarsi almeno 3 volte la settimana: una lezione di spinning e due uscite. Molto spesso però mi  trovo a dover ridurre a 2 allenamenti. Comunque sia credo sia necessario prenderla con filosofia: si fa quel che si può! Basta stare bene e divertirsi!

C.C.C.: Ti auguro tanto che questo buon inizio sia il preludio di una grande stagione, hai già programmato altre gare?

Giusi: Ho in programma di concludere Giro delle Regioni con la Southgardabike (1 aprile – Medole MN) e la Conca d’Oro Bike (6 maggio – Odolo BS). Sicuramente la 24h di Cremona (insieme alle Fagiane) e poi si vedrà… Mi sarebbe piaciuto fare l’Endourance Tour ma sono stata invitata a un sacco di matrimoni e questo mi impedisce di partecipare… Va beh…sarà per l’anno prossimo!
Se poi usciamo dalle competizioni… Ci sono le vacanze… sicuramente in mtb! Ci eravamo posti una meta ambiziosa (Istanbul) ma credo che quest’anno non ci sia il tempo per farla. In questi giorni stiamo studiando mete alternative…
Insieme al cc poi parteciperò ad un po’ di escursioni.. il lago di Garda a Pasquetta e, se riesco, il Sella Ronda Bike (ne vale la pena)!


C.C.C.: Grazie ancora Giusi per esserti prestata a questa piccola intervista, la cosa che maggiormente colpisce di te a tutti coloro che ti conoscono è la tua disponibilità condita sempre con una gran dose di sorrisi che non fanno mai male... la tua simpatia è contagiosa e speriamo che altri iscritti possono trovare dal tuo esempio le motivazioni per mettersi i discussione e provare a cercare nuovi stimoli... Cosa ti senti di dire a tutti loro?

Giusi: Grazie… divento rossa! Che dire?! La mtb, vissuta a livello amatoriale, può dare un sacco di soddisfazioni. Credo che il primo ingrediente sia la compagnia: faticare insieme è più bello che da soli (almeno, io la penso così). Poi la curiosità: ci sono tanti posti da scoprire al di là dei nostri argini…basta avere il desiderio e il tempo di mettersi alla ricerca. Qualche competizione non guasta: credo che nella stagione sia anche bello partecipare a qualche gara, giusto per misurarsi un po’ con se stessi e con gli altri.


Ancora complimenti e... sempre in sella.

3 commenti:

  1. Complimenti Giusi... anche al tuo intervistatore...

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  2. grande giusy ed al giornalista..Ragno

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  3. Mitica Giusy, sei stata grande...
    come si chiama la rivista?
    Baro

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